Viaggiare in moto è una filosofia: come armonizzare corpo e mente sulla strada
Perchè la moto ha la sua filosofia, proprio come la libertà
Perchè un blog di informatica dovrebbe parlare di Zen e di motociclette ? Non saprei dare una risposta precisa, mi sembrava una cosa carina da condividere con voi.
Quando i problemi e i pensieri sembrano prevalere su ogni forma di logica, di ragione e di lucidità, la moto può aiutare a ristabilire il giusto equilibrio.
Per giusto equilibrio intendo quello stato mentale dove ogni cosa ha il giusto peso ed è privo di ottimismo gratuito o di pessimismo esagerato.
Quello stato mentale dove le cose esistono e basta ed ogni cosa che esiste va accettata e compresa ed accolta.
Quello stato mentale dove possiamo discriminare tra cosa possiamo cambiare e cosa dobbiamo semplicemente accettare perchè il presente è tutto ciò che abbiamo e ciò che esiste non può essere cancellato.
Mi capita spesso, abbastanza spesso, che un pensiero, un problema o anche semplicemente un timore o una piccola paura, provochi una sorta di cortocircuito del flusso dei pensieri. Praticamente mi accorgo che quel “pensiero” continua ad occupare troppo spazio e troppo tempo e continua a ripresentarsi e ad affacciarsi prendendo il sopravvento su ogni altro pensiero. La sensazione è quella di avere nella testa un criceto che sta giocando con la ruota.
Bisognerebbe non pensarci, bisognerebbe pensare ad altro, bisognerebbe svuotare la mente per fare spazio a nuovi pensieri.
E allora prendo la moto e parto.
Metto la bandana, allaccio il casco, indosso i guanti e fletto le dita. Accendo la moto, ascolto il suono del motore e mi focalizzo sul quadro comandi. Poi guardo la strada e mi sento già meglio. Parto lentamente e accarezzo le curve dolcemente lasciando che sia la strada a guidare la moto mentre io mi godo il percorso.
Ogni tanto incontro un altro motociclista e gli sguardi si incrociano, sbirciamo le rispettive moto, ci si saluta e si continua il viaggio. Buona strada fratello, la strada è di tutti ma tutti hanno la propria strada.
Ah dimenticavo ! Se vedete un casco appoggiato sulla strada, significa che un motociclista ha bisogno di aiuto, ecco perchè porta sfortuna posare il casco per terra


Mi piace sentire il sole sulla faccia e se manca il sole mi piace sentire il vento, e a volte il paesaggio è talmente bello che sembra di correre in un quadro e non esiste altro spazio oltre a ciò che vedo…
Mi piace sentire la moto che piega ad ogni curva mentre io l’accompagno, come se il viaggio fosse un passo di danza. Mi piace lasciarmi cullare da questo ritmo dove il tempo non esiste e non esiste altro spazio fuorchè la strada.
Sento la strada, sento la moto, guardo la curva e osservo come lo sguardo sembri precedere la traiettoria, quasi come fosse lo sguardo stesso a disegnare la curva. Mi concentro anche sulle mani e la loro pressione sulle manopole, sulle gambe che accarezzano il serbatoio e sui piedi rilassati sulle pedane. Ascolto anche il rumore del vento che bisbiglia facendo capolino nel casco e fa da cornice al rombo della moto.
Sono talmente tranquillo e concentrato che non ho tempo per pensare a niente altro. E piano piano ogni nodo si scioglie, il criceto si addormenta e la mente si placa.
Spengo il motore e, mentre scendo dalla moto slacciandomi il casco, mi viene in mente la soluzione a quel problema che la scorsa notte ha disturbato il mio sonno, perchè per riuscire a pensare meglio bisogna smettere di pensare.
Allora accarezzo la moto e, dopo avere controllato che sia adeguatamente lucida e pulita, torno alla vita quotidiana lucido, concentrato e produttivo
Quanto sarò stato via ? Forse mezz’ora o poco più. Una mezz’ora molto produttiva e spesa bene.
ps: vorrei ringraziare i miei compagni di viaggio. Uno si chiama Arnold e l’altra si chiama Principessa Leila.


Spero che questo articolo, o questa piccola divagazione, possa essere stata una pausa di lettura interessante. Se poi avessi convinto qualcuno di voi a provare l’esperienza della moto potrei anche dire di avere fatto centro.
Vi saluto con un lampeggio e con il saluto a V. Buona strada a tutti voi